
Gravissimo stop Bce su Grecia. Sempre più chiara natura politica Bce. Ricostruire accontability democratica piena e diretta banche centrali
— Stefano Fassina (@StefanoFassina) 5 Febbraio 2015
Oggi si aggiunge la voce autorevole dell’ex premier il quale avverte che sarebbe “catastrofico chiudere la porta in faccia a Tsipras”. Secondo D’Alema (come riporta l’AdnKronos) “è necessario lavorare per un compromesso tra l’Europa e il nuovo governo greco”. Chiudere la porta in faccia a Tsipras provocherebbe l’ulteriore radicalizzazione “dei sentimenti anti- europei”. D’Alema indica la strada nell’intervista al Messaggero: “O noi socialisti e democratici riusciamo a dimostrare di essere in grado di ottenere dei cambiamenti significativi, oppure saremo destinati al fallimento. Ci sono idee interessanti, come quella di Stiglitz e altri economisti, che propongono una moratoria del debito per dare respiro al governo greco e rilanciare la crescita. Non vanno lasciate cadere”. Musica per le orecchie di Fassina criticato da alcuni colleghi dem che si domandavano ironicamente se fosse diventato un parlamentare greco. Due segnali che vanno nella direzione opposta a quella di Renzi che considera opportuna e giusta la posizione della Bce rispetto al caso Grecia.
Ma c’è un’altra sottolineatura, questa volta di politica interna, che D’Alema evidenzia e che rimanda direttamente al “metodo Renzi”. “Sento dire in queste ore che si cerca la disponibilità di singoli parlamentari. Mi viene in mente Scilipoti. Il governo del Paese non può puntare a sostituire il Patto del Nazareno con il trasformismo parlamentare. Spero che Renzi si renda conto che l’idea di comandare senza considerare il dibattito democratico, con continui appelli all’obbedienza, è rischiosa. La via maestra è il metodo-Mattarella, è l’unità del Pd, tenendo conto che c’è una minoranza che non ha posizioni pregiudiziali”.
Dopo Mattarella al Quirinale l’ascia di guerra tra minoranza e maggioranza dem sarà di nuovo dissotterrata?
LuBi