di Giuseppe Tetto
Non è certo passato inosservato il gesto dell’ombrello, che il Pipe de oro ha servito all’intera popolazione italiana, dalle comode poltrone di “Che tempo che fa”. Certo, il fenomeno argentino non è mai stato “campione di bon ton”, ma che adesso si mettesse in bella posa a ribadire con arroganza il disprezzo per le leggi del nostro Paese, non era mai accaduto.
Perché alla domanda di Fazio sulla sue questioni fiscali, Maradona ha così risposto: «Non sono un evasore e lo dico senza problemi a Equitalia. Si occupino di chi ha firmato i contratti, di Coppola o Ferlaino, che oggi possono girare indisturbati. A me invece tolgono gli orecchini, gli orologi. Oggi però non ce l’ho (sorride, e fa il gestaccio dell’ombrello…). Mi hanno cercato degli sponsor offrendosi di pagare il mio debito per farsi pubblicità, io ho rifiutato perché non sono un evasore. Voglio la verità. Chi si fa pubblicità sono quelli di Equitalia che vengono da me. Ma hanno un altro lavoro, il loro lavoro non è Maradona. Io non mi nascondo».
Ad onor di cronaca, occorre dire che dal punto di vista giornalistico è stata un bella intervista quella del conduttore di Rai. Ma la bellezza strutturale, deve lasciare spazio alle numerose critiche che sono venute dal mondo politico. Una voglia di polemiche che dopo il “caso Brunetta” sembra ormai essere una consuetudine per il programma Rai.
La voce ostile arriva dal viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, che dalle frequenze di Mix 24, programma di Radio 24, non usa mezze misure: «È un gesto da miserabile e credo che vada perseguito con grande determinazione. Stiamo parlando di quasi 40 milioni di euro farebbe bene a imparare a rispettare le leggi».
Il livello dello scontro sembra ora infuocarsi e sicuramente la risposta del campione sudamericano non si farà attendere. Per adesso il tabellone segna 1 a 1 fra Italia e Argentina. Aspettiamo il secondo tempo.